Smart Working: progettare uno spazio di lavoro domestico performante

Intervista all’architetto Luigi Rinaldi, responsabile della Divisione Progetti di Las.

Un’efficace definizione di smart working è stata recentemente data dall’Osservatorio dedicato del Politecnico di Milano, che lo ha descritto come “una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”.
Nella realtà di queste settimane di quarantena domestica dovuta all’emergenza Coronavirus, tuttavia, lo smart working è stato solo sinonimo di lavoro da casa, spesso eseguito in condizioni di rumore e stress, in stanze non adatte e con postazioni rimediate e poco consone a un’operatività performante.
Ma come cercare di ottimizzare al meglio il lavoro quando deve essere svolto da casa?
Lo abbiamo chiesto all’architetto Luigi Rinaldi, responsabile della Divisione Progetti di Las.
Ecco cosa ci ha risposto.

Quali caratteristiche deve avere una postazione di lavoro a casa per essere performante?

Lavorare in home office richiede molta disciplina e motivazione. In cambio, si ha tutta la libertà di organizzare un ambiente di lavoro che abbia le condizioni ideali: che sia ergonomico e progettato secondo le proprie esigenze e che favorisca una routine quotidiana pianificata secondo il proprio ritmo biologico.
Gli aspetti fondamentali da considerare nel “progettare” il proprio ambiente di lavoro sono i seguenti:
Benessere mentale:qualità e caratteristiche dell’ambiente.
Benessere fisico: qualità della seduta e caratteristiche della scrivania o piano di lavoro.
Illuminazione:un mix equilibrato di luce naturale e diretta e di luce indiretta è l’ideale; più luce equivale ad essere vigili ed efficaci. La luce diurna, che è possibile riprodurre anche con speciali lampade, è la scelta più naturale e quindi la migliore, perché il colore della luce influenza anche il benessere umano.
Giusta temperatura: mai come in questo caso siamo noi a decidere la temperatura ideale per lavorare. In generale la temperatura perfetta per lavorare seduti davanti al pc è di poco al di sopra dei 20 gradi.

Non tutti hanno la possibilità di vivere in una casa con ampie metrature e una stanza adibita a studio: in questo caso quale spazio destinare alla postazione di lavoro?

Non esiste una regola precisa, è necessario però che l’ambiente destinato al lavoro ci permetta di raggiungere le seguenti caratteristiche:
Concentrazione: ambienti silenziosi, posizionati lontano da luoghi rumorosi e da fonti di distrazione.
Comunicazione:spazi in grado di assicurare un discreto isolamento acustico.
Contemplazione: ambienti silenziosi che consentano attività di pensiero creativo individuale ma che permettano anche di recuperare le energie psicofisiche.
Può essere un plus pertanto lavorare su una postazione di lavoro che sia facilmente ricollocabile nell’ambiente che al momento risulta più adatto alla concentrazione.

Come deve essere la seduta ideale per consentire al lavoratore di lavorare in salute?

L’elemento d’arredo più importante dell’home office è la seduta da ufficio. Solo una sedia da scrivania ergonomica e regolabile individualmente sostiene la colonna vertebrale in modo ottimale e consente anche cambi di posizione più rapidi. Ancora meglio se anche i braccioli possono essere regolati.

Riguardo alla scrivania invece, deve avere delle dimensioni specifiche?

Le dimensioni della postazione possono essere tranquillamente ridotte rispetto agli standard previsti nell’ufficio, in quanto è necessario soltanto avere lo spazio per il monitor o per un portatile. Potrebbe essere anche interessante avere una postazione regolabile per chi vuole cambiare posizione mentre lavora.

Come fronteggiare il problema dell’acustica con i rumori che spesso ci sono all’interno di un’abitazione (elettrodomestici, bambini, etc.)?

Purtroppo in casa, soprattutto in questo periodo, i fattori rumore e distrazione a volte sono difficilmente gestibili. Possono essere utili pannelli fonoassorbenti posizionati lateralmente alla postazione, in modo da creare un ambito idealmente protetto.

Consigli preziosi quelli dell’architetto Rinaldi, soprattutto in questo periodo che vede una inarrestabile diffusione dell’Home Office nella realtà lavorativa di moltissimi professionisti. Proprio in virtù di questo Las sta lavorando alla realizzazione di postazioni di lavoro dedicate che presto saranno disponibili per i suoi clienti.